CONTESTO TERRITORIALE E STORICO-CULTURALE AFRICANO

Per troppotempo, e per tanta gente, l’Africa ha rappresentato una realtà compatta e difficilmente scindibile  nelle sue varie componenti. E non solo per la gente comune ma anche intellettuali e studiosi si sono adoperati per rafforzare questa concezione, dal 1500 con Mercatore fino ad intellettuali come Voltaire, Hegel, Gobineau e Levy Bruhl.

Il Congresso di Berlino nel 1885 diede il via alla colonizzazione dell’Africa Subsahariana da parte degli europei: inglesi, francesi, belgi, portoghesi e italiani  portarono idee sulla superiorità della razza bianca e avviarono le ideologie sulla razza.

.La conoscenza della storia e del pensiero africano avvenne molto in ritardo e ciò non rese possibile la riflessione e un modo diverso di affrontare le questioni storico-filosofiche.

L’articolo allegato vuole stimolare questa riflessione 

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VIAGGIO DELLA MEMORIA E GUERRA IN UCRAINA

  Una anlisi di due momenti storici passati e attuali

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Viaggio del Papa in Canada

Il viaggio del Papa in Canada, dal 24 al 30 Luglio, ha suscitato varie discussioni e prese di posizione.  Nel file allegato, una sintesi.

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VIAGGIO NELLA MEMORIA

"Vi chiedo una sola cosa: se sopravvivete a questa epoca non dimenticate. Non dimenticate né i buoni né i cattivi. Raccogliete con pazienza le testimonianze di quanti sono caduti per loro e per voi. Un bel giorno oggi sarà il passato e si parlerà di una grande epoca e degli eroi anonimi che hanno creato la storia.

Vorrei che tutti sapessero che non esistono eroi anonimi. Erano persone, con un nome, un volto, desideri e speranze, e il dolore dell'ultimo fra gli ultimi non era meno grande di quello del primo il cui nome resterà.

Vorrei che tutti costoro vi fossero sempre vicini come persone che abbiate conosciuto, come membri della vostra famiglia, come voi stessi.”

 

 Julius Fucik, Eroe e dirigente della Resistenza cecoslovacca, impiccato a Berlino l'8 settembre 1943

 Scritto sotto la forca, Roma, Editori Riuniti. 

Vivere dopo la crisi

Einstein

Non possiamo negarlo, il momento è uno dei peggiori della nostra storia: epidemie, recessioni economiche, guerre e terrorismo ... disumanità.

Eppure occorre coltivare la speranza e porre le basi per costruire un futuro fruibile per noi e per le future generazioni. Per ricostruire la nostra umanità.
Ce lo dice Albert Einstein che scrisse queste parole dopo la crisi del 1929, dopo che aveva elaborato teorie sulla fisica e ricevuto un premio Nobel; che fu costretto a emigrare in America perché ebreo e critico verso il regime nazista; che lavorò per la pace fino al 1955 quando scomparve per un aneurisma celebrale.
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IN MEMORIA DI THOMAS MASOSA

Noi volevamo dimostrare cosa possiamo fare con piccoli progetti, collaborando alla pari e conoscendo le dinamiche che agiscono nel mondo globale. Ne va della nostra salvezza e del pianeta in cui viviamoNoi volevamo dimostrare cosa possiamo fare con piccoli progetti, collaborando alla pari e conoscendo le dinamiche che agiscono nel mondo globale. Ne va della nostra salvezza e del pianeta in cui viviamo

 

 

 

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